Qualche pensiero sparso sulla NFL da un tifoso dei Miami Dolphins da Dan Marino in poi.
Queste prime due giornate di regular season stanno mostrando questa faccia dei Delfini: la squadra del “quasi”.
Contro i Pats hanno “quasi” portato a termine la rimonta dal 21-0 del primo tempo.
Dopo aver “eliminato” Garoppolo hanno iniziato la cavalcata con due touchdown su lancio e uno su corsa del rookie Kenyan Drake al suo primo TD in NFL.
Sulle 29 Tannehill ha la giocata della vittoria, ma Mary è in vacanza, si conclude con un lancio corto e Hail Mary rimandato.
A parziale discolpa del numero 17 di Miami c’è la giornata no della difesa, colpevole di aver lasciato in mano ai Patriots un drive da 13 giocate che consuma almeno cinque minuti sull’orologio.
E fa niente se alla fine Gostkowski sbaglia il field goal: la difesa non ha fatto la sua parte.
Domenica scorsa in week 1 stesso copione a Seattle, dove hanno “quasi” portato a casa una vittoria, arrendendosi negli ultimi secondi dopo aver tenuto in scacco i Seahawks per 59 minuti.
In questa situazione c’è un Landry molto “scocciato”, per usare un eufemismo, viste le imprecazioni del dopo partita: “Questa ###### deve finire!”
Anche il cornerback Byron Maxwell non ci sta, “Dobbiamo giocare meglio, e portare a casa una vittoria. Tocca a noi vincere.”
Dopo la sconfitta di ieri siamo a 0-2, niente di irreparabile ma un brutto segnale in una squadra rinnovata soprattutto nel coaching staff.
Coaching staff che ha dato piena fiducia a Tannehill, QB che ha ancora il braccino che trema quando dovrebbe mantenere freddezza e lucidità, specie nel quarto finale di partita.
Chissà che in casa con Cleveland non si cominci a portare il record dalla parte postiva…
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